Acne escoriata, masochismo cutaneo.
Cos’è l’acne escoriata?
L’acne escoriata è una forma di acne molto comune che colpisce soprattutto, ma non esclusivamente, le adolescenti che si ostinano a "strizzare" i comedoni e le pustole utilizzando i polpastrelli e a volte le unghie.
Questa forma di "autochirurgia" comporta la formazione di escoriazioni, croste di varie dimensioni, esiti pigmentari (macchie) e cicatrici, a volte difficili da curare.
Spesso i pazienti negano di essere intervenuti, prendendo come scusa la detersione o un’inconscia azione notturna, ma è stato dimostrato che sono ben consapevoli delle loro azioni.
Come intervenire contro l’acne escoriata?
Nei casi di acne escoriata, il dermatologo deve innanzitutto parlare con il paziente e convincerlo a evitare questa sorta di rituale che vanifica qualsiasi trattamento locale o per via generale.
Lo specialista deve rassicurare il soggetto spiegando e presentando tutte le terapie topiche efficaci per curare l’acne.
Nei casi più difficili, questo atteggiamento compulsivo di rimozione dei comedoni e delle pustole potrebbe avere bisogno di una consulenza di tipo psicologico.*
Ad ogni modo, la gran parte dei pazienti, una volta ascoltati e capiti, segue le direttive del dermatologo, smettendo di "spremere" i punti neri e i brufoli. |