Prof. Francesco Bruno, Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia
  via Santa Sofia, 18 - 20122 Milano 
tel. 0258323056 / cel. 3441489464 
info@francescobrunodermatologo.it 
ISPLAD
"La tua pelle. Il tuo biglietto da visita."
Quel rossore di primavera.
Patrizia Masini di VIVERSANI intervista il Prof. Francesco Bruno, dermatologo a Milano esperto di rosacea.

Nel mondo la malattia colpisce 45 milioni di persone, in Usa il 6% della popolazione. In Italia una donna su dieci ha la rosacea. Con la primavera arriva anche la luce calda degli infrarossi che stimolano la vasodilatazione e peggiorano così i sintomi della della rosacea, disturbo della pelle che provoca un rossore diffuso su guance, naso, mento o fronte e a volte sul collo e sul torace. Nei casi più gravi la malattia colpisce le palpebre che diventano rosse e gonfie. Sono importanti la diagnosi e il trattamento tempestivo per evitare che i sintomi peggiorino.

La causa non è solo ormonale.
All’origine della rosacea c’è la predisposizione familiare che è costituita dall’iper-reattività del sistema immunitario della pelle verso microrganismi che vivono sulla nostra pelle come ad esempio il lievito Malassezia Furfur o il Demodex Folliculorum, l’acaro dei follicoli piliferi. Ad aggravare il problema intervengono altri fattori: esposizione al sole, frequenti passaggi dal caldo al freddo che stimolano processi di vasocostrizione e vasodilatazione della circolazione nell’area viso, già “stressata” dall’infiammazione. Anche gli ormoni sembrano giocare un ruolo chiave perché alterano la produzione di sebo: ciò favorisce la riproduzione dei microrganismi della pelle.

Alcuni studiosi ritengono che la rosacea sia dovuta a difficoltà digestive provocate da un batterio (l’Haelicobacter Pilori) che si sviluppa nello stomaco a causa dell’aumento della secrezione di acido cloridrico.

Altre ricerche rilevano altri fattori scatenanti come l’eccessiva produzione di VEGF, fattore di crescita dei tessuti vascolari che rende fragili i vasi sanguigni impedendo il corretto ripristino della situazione iniziale dopo uno stress o appunto dopo il passaggio dal freddo al caldo o viceversa.

Sembra couperose…
Primo stadio della malattia, definito eritrosi si manifesta così: all’inizio si avverte calore al viso, simile a una vampata, cui segue il cosiddetto flush un rossore diffuso che a volte si estende al collo e alle orecchie. In questa fase spesso il sintomo è associato a stati emotivi di stress e paura o viene avvertito durante una colazione o un pranzo dopo aver bevuto qualcosa di caldo. Il disturbo dopo un attimo sparisce.

Nel secondo stadio, definito fase papulo-pustolosa appare la couperose: il rossore diventa permanente.

Sulle guance e sul naso compaiono anche delle teleangectasie, ossia dilatazioni di piccoli capillari simili a una mini-ragnatela, sembrano minuscole ramificazioni di colore rosso con qualche sfumatura bluastra. In questa fase possono apparire anche gonfiori al naso, alle guance, alla fronte. Con la progressione della malattia appaiono sulla pelle alcune papule e pustole e talvolta le palpebre si gonfiano e arrossano. Questo stadio della rosacea è più difficile da trattare rispetto alla prima fase.

Quando appaiono piccoli noduli.
Se la malattia non viene curata si passa alla fase detta rinofima: sul naso,  guance, sul mento e nelle aree rosse appaiono noduli consistenti.

Questi possono addirittura alterare la forma del naso in modo permanente: il profilo del paziente è molto gonfio e deformato e spesso anche la respirazione è più difficoltosa. Per curare queste forme è necessario ricorrere a terapie laser-ablative (ossia che distruggono il tessuto in eccesso) oppure di veri e propri interventi chirurgici in day hospital.

Imbarazzo emotivo.
Lo confermano i risultati di una ricerca della Società Italiana di Dermatologia: la rosacea soprattutto negli stadi più gravi può provocare pensanti ripercussioni emotive. Molte persone hanno spiegato che questa malattia causa imbarazzo, disagio, poca sicurezza di sé, frustrazione e paura a stabilire contatti con il pubblico. C’è chi teme di essere giudicato brutto dal proprio partner, chi non riesce a presentarsi a un colloquio di lavoro, chi smette di parlare in pubblico. Altre preoccupazioni: paura di un peggioramento e degli effetti collaterali negativi causati dai farmaci. Quando la malattia è all’ultimo stadio può anche far precipitare la persona in stati d’ansia e depressivi.

Come stabilire che è rosacea.
La  diagnosi non è sempre facile per un dermatologo, infatti, la rosacea presenta sintomi simili a quelli di altre malattie fra cui il lupus eritematoso, causato da una diversa alterazione del sistema immunitario, l’acne e la dermatite. In genere, per stabilire con correttezza da cosa sono determinati rossori, gonfiori, pustole si cerca di ricostruire una cronologia dei fattori che contribuiscono a scatenare i vari sintomi della rosacea: vento, cibi piccanti, umidità, caffè, caldo, freddo, raggi solari, sforzo, rabbia. Spesso viene chiesto a questi pazienti di tenere un diario per documentare la presenza dei sintomi della malattia nel corso della giornata.

Farmaci e non solo.
Il trattamento medico della rosacea di solito inizia con un gel o una lozione di antibiotici, applicati direttamente sulla pelle. Il farmaco di prima scelta è il metronidazolo.

La clindamicina in gel (topico-locale), si può associare al metronidazolo che non è un antibiotico, ma un antitrichomonas (antiprotozoario).

Se il trattamento sulla pelle non si dimostra efficace il medico può prescrivere un antibiotico per bocca, come la minociclina cloridrato.

Occorre essere consapevoli che alcuni farmaci possono causare una riacutizzazione della rosacea, per esempio, i vasodilatatori che vengono usati nel trattamento delle cardiopatie.

Prima di usare queste cure meglio considerare con il medico tutte le possibili implicazioni. Per prevenire o migliorare il disturbo è meglio prediligere cibi dalla potente azione antiinfiammatoria, vedi frutta, verdura e acidi grassi Omega 3, ovvero nutrienti dalla potente azione antinfiammatoria contenuti in alta concentrazione in pesci come salmone, tonno e sgombro, nelle alghe, nella soia, nei semi di lino e nelle noci.

Cinque regole

1. Proteggere sempre il viso dal sole, indossando un cappello a tesa larga, usare una crema protettiva ed evitare soprattutto di stare al sole nelle ore più calde tra le 11 e le 15.

2. Nelle giornate di vento coprire le guance e il naso con una sciarpa e usare occhiali da sole per proteggere le palpebre.

3. Lavare il viso non più di due volte al giorno con un sapone o un detergente delicato e acqua tiepida, scegliere saponi senza tensioattivi  e ipoallegenici.

4. Svolgere regolarmente attività fisica, ma evitare gli sforzi o gli esercizi ad alto impatto, vedi aerobica che velocizzando la circolazione possono provocare vampate di rossore. Meglio inoltre fare sport effettuando sempre degli intervalli ogni quindici minuti di qualche minuto.

5. Nei momenti di stress praticare la respirazione con il diaframma che distende e favorisce la corretta circolazione.

6. Nelle giornate primaverili di vento secco e sole più caldo usare un umidificatore che protegge dall’effetto disidratante che altera il film idrolipico causando irritazioni.

Per la couperose, la terapia piu’ efficace e il Neodimio Yag laser. Sono invece inefficaci le creme “anticouperose”.

Cibi da evitare.
No a vino e super alcolici, agrumi, caffè a digiuno e peperoncino: provocano vasodilatazione altera la microcircolazione cutanea peggiorando il rossore e soprattutto aumentano l’acidità gastrica, che spesso si associa e peggiora la rosacea.

Rosacea, quel rossore di primavera

Rosacea, quel rossore di primavera

Rosacea, quel rossore di primavera
 

Ringraziamo il Prof. Francesco Bruno, dermatologo a Milano, per averci concesso questa intervista.

<< indietro
*Il materiale presente nel sito è di proprietà del Prof. Francesco Bruno. È autorizzato l'utilizzo solo se espressamente citata la fonte. 
Le informazioni presenti intendono supportare, e non sostituire, la relazione esistente tra il paziente/visitatore del sito e il suo medico di riferimento, e in nessun caso e a nessun titolo possono costituire una diagnosi o intendersi sostitutive di una visita medica. 
(Terapie e risultati descritti possono variare da paziente a paziente)
Copyright © 2011 / Prof. Francesco Bruno, all rights reserved. 
Medico chirurgo Specialista in Dermatologia, Venereologia e cura dell'Acne. 
Ordine dei Medici Chirurghi n. 0000006457 - P.Iva 00737920827
MILANO Via Santa Sofia, 18 - 20122 Milano, Italia
tel. 0258323056 / cel. 3441489464 
info@francescobrunodermatologo.it 
Google Translate 
aegcomunicazione