Prof. Francesco Bruno, Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia
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ISPLAD
"La tua pelle. Il tuo biglietto da visita."
Non tutti i nei sono segno di bellezza.
La diagnosi precoce del melanoma, il Fotofinder Bodyscan e il Moleanalyzer.

Un tempo i nei erano considerati segni di bellezza e in Francia si mettevano addirittura posticci. Nel Medioevo il neo era considerato un segno di possessione diabolica, specialmente se situato in prossimità di zone erogene. Nella Francia del Settecento era in voga il neo di bellezza (in francese mouche), accessorio seduttivo del make up delle donne del tempo. Tradizione rimasta di moda sino agli anni 50, 60. Chi non ricorda il neo di Marilyn Monroe o quello della da poco compianta Virna Lisi? Secondo la teoria della cortigiana di Luigi XV Madame Du Barry, anche la posizione del neo aveva una sua filosofia: vicino alla bocca identificava la baciatrice, vicino all’occhio la passionale, sulla fronte l’altera, sullo zigomo la galante, sul naso la ribelle e sulla guancia la capricciosa. Oggi sappiamo che i nei non sono sempre segni di bellezza, anzi, al contrario possono rappresentare a volte l’anticamera di un tumore come il melanoma. Abbiamo intervistato su questo argomento il Prof. Francesco Bruno, Dermatologo a Milano – Socio Fondatore dell’Isplad Società Italiana di Dermatologia Plastica ed Oncologica. (ISPLAD)

Prof. Bruno, è vero che la diffusione del melanoma è in costante aumento?
Sì, attualmente in Italia il melanoma ha una incidenza di 12-15 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. In Italia ogni giorno venti persone scoprono di essere affette da melanoma In Italia il melanoma ha un’incidenza di oltre 7.000 casi all’anno su circa 200.000 nel mondo. E’ il secondo tumore come aumento d’incidenza dopo il tumore al polmone nelle donne. Il 95% della mortalità da tumori cutanei è determinata dal melanoma.

Oggi è possibile guarire di melanoma con una diagnosi precoce. Come fare?
Come in tutti i tumori, il comportamento e l’attenzione del paziente rivestono un’ importanza fondamentale.

Come individuare un melanoma o sospettarlo
Seguendo le regole A, B, C, D ed E prima della mappatura dei nevi. Lo Specialista Dermatologo ti insegnerà a conoscere e leggere la tua pelle. Un neo può rivelarsi un Melanoma cutaneo quando cambia rapidamente aspetto nel giro di pochi mesi. Le semplici regole dell’ A B C D E ti permettono di individuarlo o sospettarlo tempestivamente:

A come ASIMMETRIA;
B come BORDI (Bordi frastagliati, irregolari nella forma);
C come COLORE (Troppo scuro o non uniforme);
D come DIMENSIONE (Superiore ai 6mm di diametro);
E come EVOLUZIONE (Modificazione dell’aspetto iniziale,
   EMORRAGIA sanguinamento spontaneo e senza traumi);

Che cos’è la mappatura dei nevi?
La mappatura dei nevi consiste nell’acquisire nel computer le immagini microscopiche-dermatoscopiche dei nei. La videodermatoscopia digitale ad alta definizione. Confucio diceva che: "le immagini sono meglio di mille parole". La qualità e l’alta risoluzione delle immagini facilitano il lavoro del dermatologo, permettendo l’individuazione della più piccola alterazione di un nevo e scoprirne precocemente una degenerazione in melanoma.

La tecnica - FotoFinder medicam 800
E’ considerata la microscopia con luce diretta e documentazione video migliore al mondo come qualità di immagini e affidabilità nella diagnosi. Eccellente full HD live in fase di screening e follow-up. Grazie alla videocamera full HD medicam 800HD (1.920 x 1.080) pixel offre una qualità delle immagini senza rivali e impone nuovi standard nella dermatoscopia. Le immagini full HD live sono completamente integrate nel software permettendo di vedere tutti i dettagli già in diretta!



Il Fotofinder Bodyscan e il Moleanalyzer.
Cosa sono?
Rappresentano l’ultima frontiera della dermatologia oncologica per l’analisi dei nei e la prevenzione del melanoma.

Analisi automatica di registrazioni total body. L’esame.
Come avviene praticamente la video-dermatoscopia digitale. Per prima cosa si raccoglie un’anamnesi accurata del paziente: familiarità per melanoma, precedenti esami dermatoscopici e istologici, degenerazioni di nevi, scottature solari, abitudini ambientali (fumo-sole-traumi). Poi si esaminano i nevi presenti in tutto il corpo, compresa la pianta dei piedi.

Il bodyscan è una tecnica dermatoscopica progettata dall’Istituto di Ingegneria Biomedica IBMT dell’Istituto Frauenhofer in Germania. Valuta le immagini dell’intero corpo del body mapping e mostra le lesioni neviche. In questo modo si possono tenere sotto controllo i pazienti con molti nevi. Vengono mostrate sia le variazioni della struttura di singoli nevi, e di nuovi nei. Bodyscan contribuisce a riconoscere i melanomi in uno stadio precoce!

Cos’è il Moleanalyzer?
Viene considerato un secondo parere per la valutazione del nevo. Il Moleanalyzer di FotoFinder è stato sviluppato in collaborazione con la Clinica dermatologica universitaria di Tübingen e offre un’elevata sensibilità e specificità. Il Moleanalyzer compie una raffinata analisi computerizzata sulla base degli algoritmi di riconoscimento dei campioni testati clinicamente con indicazione di un punteggio di malignità. Ciò consente, anche in casi non chiari, ancora maggiore sicurezza per il riconoscimento precoce di melanomi maligni.

Opera una dettagliata analisi di nevi melanocitici secondo algoritmi di riconoscimento dei campioni con valori elevati di affidabilità, sensibilità e specificità. L’esame è rapidissimo (pochi secondi), visualizza evidenti variazioni della struttura. Alla fine vedremo uno Score (Punteggio) di pericolosità.

Possiamo dire che questa metodica sostituisce il dermatologo?
Ovviamente no! Ma è un’ottima tecnica che certamente aiuta a ridurre al minimo i rischi di errori diagnostici, evitando escissioni di nevi non necessarie. L’immagine viene salvata nel data base dello studio ed inviata direttamente all’email personale del paziente. L’archiviazione del nevo è di fondamentale importanza per i controlli successivi, che in genere avvengono ogni sei mesi. Solo con un confronto con le immagini precedenti, si può valutare se il nevo ha subito delle trasformazioni morfologiche. Vedi lettera E, EVOLUZIONE NEL TEMPO.

Gestione delle immagini da parte del paziente.
Il paziente ha dunque una documentazione dei nevi sempre a sua disposizione, con una possibilità di gestione personale dei suoi dati. In caso di trasferimento in un’altra città o in un altro paese, il paziente può mostrare ad un dermatologo del luogo, le immagini delle mappature precedenti o inviarle per email.

A cosa serve la mappatura dei nevi?
La mappatura dei nevi serve per poter capire se uno o più nevi nel tempo cambiano aspetto e diventano pericolosi, in modo da asportarli e prevenire quindi la loro degenerazione in melanoma.

Chi si deve sottoporre all’esame dermoscopico in epiluminescenza?
Non esiste alcun soggetto al mondo che non si debba sottoporre ad un’accurata analisi dei nevi. Soprattutto:

1) Coloro i quali notano una variazione della regola ABCDE;
2) Chi presenta molti nevi sul corpo;
3) Chi ha una familiarità per il melanoma;
4) Pazienti chiari o rossi di capelli;
5) Soggetti che si espongono troppo al sole o che, anche in passato, abbiano avuto dei forti eritemi solari.

La mappatura dei nevi è dolorosa o pericolosa?
Assolutamente no. Questo esame diagnostico è del tutto indolore e non invasivo, non è minimamente pericoloso e non presenta alcuna controindicazione.

Come funziona la mappatura dei nevi in video-dermatoscopia digitale computerizzata?
Il paziente viene fatto spogliare. Il dermatologo provvederà ad esaminare, tramite l’utilizzo del dermatoscopio, i nevi presenti sulla pelle, provvedendo alla loro mappatura. Le immagini dermatoscopiche dei nevi vengono archiviate e inviate per email al paziente, per poterle confrontare con le immagini nei mesi o anni successivi, in modo da poter notare segni di modificazioni, anche minime, non riconoscibili a occhio nudo.

Qual è il vantaggio della video-dermatoscopia digitale computerizzata, rispetto a un semplice controllo con un semplice dermatoscopio?
Il controllo dei nei con un semplice dermatoscopio, eseguito da un dermatologo esperto, rappresenta certamente un esame affidabile, ma non permettendo l’archiviazione dei dati, non è in grado di monitorizzare le variazioni morfologiche del nevo nel tempo con una dermatoscopia successiva. La mappatura computerizzata dei nei ha le immagini archiviate nel computer del medico e nella casella di posta del paziente e quindi permette un confronto periodico (ogni sei mesi), dei nevi considerati a rischio. Permette quindi di fare diagnosi precoce in caso di modificazioni di aspetto di un nevo. Verranno esaminate quelle differenze morfologiche minime che potrebbero sfuggire. Il dermatologo e il paziente non possono ricordare l’aspetto di un nevo visto sei mesi o un anno prima. Con l’aiuto delle immagini archiviate nel FotoFinder confrontando l’immagine passata con quella recente, il dermatologo vedrà immediatamente anche la più piccola variazione. Una volta escisso il nevo o il sospetto melanoma, è necessario l’esame istologico che, oltre a chiarire l’eventuale benignità o malignità della lesione escissa, fornisce le caratteristiche morfologiche del nevo stesso. Un nevo sospetto non si deve mai bruciare col laser senza esaminarlo. Ma si deve rimuovere chirurgicamente per permetterne l’esame istologico.

Quindi si può guarire di melanoma?
Se il melanoma viene rimosso al primo stadio la prognosi è estremamente favorevole. E’ quindi evidente che la migliore terapia del melanoma consiste nella diagnosi precoce. Pochi minuti d’intervento possono salvare la vita al paziente. E’ oramai accertato che se un melanoma viene rimosso al primo stadio (entro 0.7 mm istologici), il paziente guarisce definitivamente senza metastasi.

Quanto durata l’esame?
La videodermatoscopia digitale dura dai 30 ai 45 minuti.

Si può prevenire il melanoma?
Il clima italiano non è scevro da rischi, per cui la popolazione deve osservare scrupolosamente una grande attenzione per una corretta esposizione solare, al fine di prevenire il melanoma e gli epiteliomi.

Quattro regole d’oro:
1) Utilizzare schermi solari ad alto fattore di protezione consigliati dal dermatologo;
2) Evitare l’esposizione solare dalle 13 alle 15, quando il sole è alto ed i raggi del sole sono molto più dannosi per la nostra pelle;
3) Integrare con prodotti per via orale (betacarotene - polipodium leucotomos…) che filtrano i raggi solari cancerogeni;
4) Non fumare.

È oramai accertato che il fumo, unito ad un’eccessiva esposizione solare, provoca un aumento delle metalloproteinasi, enzimi che distruggono collagene ed elastina, il "pavimento" della pelle. Ne consegue il "photoageing" (invecchiamento della pelle provocato dal sole).

Ringraziamo il Prof. Francesco Bruno Dermatologo a Milano, co-fondatore dell’Isplad (International Society of Plastic - Regenerative and Oncologic Dermatology).

Se vuoi vedere l’intervista televisiva clicca sul seguente link:

- Prima parte: https://www.youtube.com/watch?v=WR0FP7r1vww
- Seconda parte: https://www.youtube.com/watch?v=vQOQg9JpjAU

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(Terapie e risultati descritti possono variare da paziente a paziente)
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